Più di 20 diversi tipi di etichette sono ora presenti sui cosmetici e prodotti per la cura personale, identificabili come etiche, sostenibili e sicure. Naturale e biologico sono i sistemi di etichettatura etici più affermati, soprattutto nella parte occidentale dell’Europa, dove circa il 3% dei prodotti per la cura personale sono certificati secondo gli standard più diffusi.
È previsto un picco di tassi di adozione nei prossimi mesi, quando sarà introdotto lo standard ISO per cosmetici naturali e biologici.  Inoltre, anche se ci sono preoccupazioni che la ISO 16128 potrebbe essere un debole
standard, sarà il primo standard internazionale per cosmetici naturali e biologici.

Il Sustainable Cosmetics Summits ha delineato anche una tendenza a creare standard nazionali di tali etichette. Per esempio, la Corea del Sud si sta muovendo in tal senso e il governo brasiliano ha regolamentato il termine “cosmetico biologico”, aprendo la strada a una normativa nazionale; l’Australia ha già introdotto il suo standard nazionale nel 2013.

Alcune etichette etiche stanno riscuotendo successo: il marchio Fairtrade è sempre ben visibile sui prodotti per la cura personale in U.K., Stati Uniti, Francia e altri paesi. L’etichetta Halal è senza dubbio la più promettente in Asia, che ospita oltre 1 miliardo di consumatori musulmani. Il suo alto potenziale sta inducendo grandi imprese che producono gli ingredienti, come la BASF e Clariant, a sviluppare materiali grezzi certificati Halal.
La questione è se il numero di sistemi di etichettatura e norme continueranno a crescere e proliferare o se sia possibile raggiungere un equilibrio.

Sustainable Cosmetics Summits ha presentato anche un workshop dedicato ai leader di sistemi di etichettatura Halal, così come un aggiornamento sulle etichette naturali e biologiche (tra cui ISO 16128 e le norme nazionali).